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Correlazioni in Medicina



Associazione di attività fisica e sedentarietà nel tempo libero con la sopravvivenza da tumore colorettale


Sono disponibili poche informazioni sulla associazione tra attività fisica o sedentarietà nel tempo libero e sopravvivenza dopo diagnosi di carcinoma del colon e del retto.

È stato condotto uno studio per esaminare le associazioni di attività fisica e sedentarietà nel tempo libero pre- e post-diagnosi con la mortalità nei pazienti con cancro colorettale.

Da una coorte di adulti senza tumore del colon e del retto al basale nel periodo 1992-1993, sono stati identificati 2.293 soggetti con diagnosi di carcinoma colorettale invasivo e non-metastatico fino alla metà del 2007.

Al basale, prima della diagnosi di cancro, e ancora dopo la diagnosi, i partecipanti allo studio hanno completato un questionario dettagliato che includeva informazioni su attività fisica e sedentarietà nel tempo libero.

Nel corso di un follow-up massimo di 16.1 anni dopo la diagnosi di cancro colorettale, 846 pazienti con la malattia sono deceduti, 379 di loro a causa del tumore del colon e del retto.

Dallo studio è emerso che 8.75 o più equivalenti metabolici ( MET-ore ) a settimana di esercizio fisico ( equivalenti a circa 150 minuti di camminata a settimana ) rispetto a meno di 3.5 MET-ore a settimana sono risultate associate a una minore mortalità per tutte le cause ( attività fisica prima della diagnosi: rischio relativo [ RR ], 0.72; attività fisica post-diagnosi: RR=0.58 ).

Trascorrere 6 o più ore del proprio tempo libero al giorno in modo sedentario rispetto a meno di 3 ore al giorno è risultato associato a una più elevata mortalità per tutte le cause ( sedentarietà pre-diagnosi: RR=1.36; sedentarietà post-diagnosi: RR=1.27 ).

In conclusione, una maggiore attività fisica prima e dopo la diagnosi di carcinoma colorettale è risultata associata a una più bassa mortalità, mentre una maggiore sedentarietà è risultata associata a un aumento del rischio di mortalità. ( Xagena2013 )

Campbell PT et al, J Clin Oncol 2013; 31: 876-885

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